Perché Portosalvo?

Siamo sul caratteristico “porticciolo di Casal Velino“, questa parola è un richiamo affettivo forte, con ricordi del passato sempre presenti, “salvo” per vari motivi, perché c’è la chiesetta di Portosalvo, dove i pescatori, in passato, ma ancora oggi si rifugiano sotto il manto della Madonna…

Là i familiari dei pescatori si ritrovavano a pregare in caso di burrasca e sempre là si radunavano, poi, a ringraziare per lo scampato pericolo.

Uscire per mare, allora, significava rischiare di frequente la vita con delle misere imbarcazioni; spesso, quando il buontempo tardava a lungo, bisognava rischiare anche col tempo incerto.

La tradizione popolare narra di una barca, fatta miracolosamente rientrare in piena tempesta, nei pressi di uno scoglio che da allora viene chiamato scoglio della Madonna (nei pressi dei Piani, località Pozzillo).

La storia di Casal Velino e del Cilento, in generale, ci riporta alle antiche colonie greche e in particolare alla antica Elea e alla sua Scuola Eleatica, agli insediamenti dei monaci basiliani (greco-ortodossi), ai saraceni, ai normanni ecc.

Menzione particolare meritano il fiume Alento, che dà il nome a tutto il Cilento e la chiesetta di San Matteo, dove ha sostato il corpo del santo prima di essere portato a Salerno.

Foto di Aurelio De Stefano

Portosalvocultura.it

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